Il Regno di Satana
Jun 14, 2014 11:00:37 GMT
Post by alessandra on Jun 14, 2014 11:00:37 GMT
Nella profonda Tenebra mi arrise la Sorte
E del Regno più antico varcai le Porte
Si aprì la soglia nel suo arcano splendore
E mi investì il cielo con il suo oscuro bagliore
Mi cinse la brezza nel suo abbraccio ancestrale
Abbraccio dei sensi giammai banale
Si sopì all’improvviso ogni altro vento
E fu solo quiete, senza un lamento
Quiete che s’agita e silente esplode
Quiete apparente che stringe il cuore
Quiete che è fiamma ed estasi pura
Quiete che è eterna e senza paura
L’Infinito si espande e l’anima carezza
L’Eterno si rinnova nell’antica brezza
Estasi ineffabile prende per mano
E conduce al di là di ogni piacere umano
Al centro del Regno maestoso si staglia
L’antico Tempio il cui potere abbaglia
Colonne leggiadre si ergono fiere
La Volta sublime osservano altere
Alla carezza estatica della brezza antica
S’accompagna l’Acqua, sua vecchia amica
Cinge ogni cosa sin dalla sua Sorgente
Gli antichi Misteri rivela e non mente
Verità custodisce tra i suoi dolci flutti
Restituisce memorie e ricordi distrutti
In essa si specchiano le antiche lune
E vibrano e risuonano perdute rune
La mia mente rapisti e sciogliesti il mio cuore
Regno antico e sublime, d’arcano splendore
E allor mi fu chiara la tua grandiosa Realtà
E la tua estasi divenne la mia Libertà
Sono figlia di Satana e la Conoscenza smarrita
Per me non fu solo la mela proibita
Ma il Segreto più autentico, più nudo e più vero
Celato nel Regno del suo antico Mistero
Segreto sfuggente, ineffabile e muto
Mistero eterno e quasi perduto
Sussurro dell’anima, lontano e immortale
Soffio di brezza leggera che assale
L’Inconscio risveglia l’Acqua che avvolge
E ogni dogma e catena spezza e travolge
Ma mai sarà accolto nella sublime Aurora
Chi non varcherà le soglie dell’oscura Dimora.
Alessandra Pilloni
E del Regno più antico varcai le Porte
Si aprì la soglia nel suo arcano splendore
E mi investì il cielo con il suo oscuro bagliore
Mi cinse la brezza nel suo abbraccio ancestrale
Abbraccio dei sensi giammai banale
Si sopì all’improvviso ogni altro vento
E fu solo quiete, senza un lamento
Quiete che s’agita e silente esplode
Quiete apparente che stringe il cuore
Quiete che è fiamma ed estasi pura
Quiete che è eterna e senza paura
L’Infinito si espande e l’anima carezza
L’Eterno si rinnova nell’antica brezza
Estasi ineffabile prende per mano
E conduce al di là di ogni piacere umano
Al centro del Regno maestoso si staglia
L’antico Tempio il cui potere abbaglia
Colonne leggiadre si ergono fiere
La Volta sublime osservano altere
Alla carezza estatica della brezza antica
S’accompagna l’Acqua, sua vecchia amica
Cinge ogni cosa sin dalla sua Sorgente
Gli antichi Misteri rivela e non mente
Verità custodisce tra i suoi dolci flutti
Restituisce memorie e ricordi distrutti
In essa si specchiano le antiche lune
E vibrano e risuonano perdute rune
La mia mente rapisti e sciogliesti il mio cuore
Regno antico e sublime, d’arcano splendore
E allor mi fu chiara la tua grandiosa Realtà
E la tua estasi divenne la mia Libertà
Sono figlia di Satana e la Conoscenza smarrita
Per me non fu solo la mela proibita
Ma il Segreto più autentico, più nudo e più vero
Celato nel Regno del suo antico Mistero
Segreto sfuggente, ineffabile e muto
Mistero eterno e quasi perduto
Sussurro dell’anima, lontano e immortale
Soffio di brezza leggera che assale
L’Inconscio risveglia l’Acqua che avvolge
E ogni dogma e catena spezza e travolge
Ma mai sarà accolto nella sublime Aurora
Chi non varcherà le soglie dell’oscura Dimora.
Alessandra Pilloni