CAPITOLO 13: ciascuno a suo modo.
Mar 24, 2015 15:54:31 GMT
Post by Kurtz Rommel on Mar 24, 2015 15:54:31 GMT
Proseguiamo il nostro viaggio lungo la strada della “mano sinistra” con questa nuova puntata del “nascondiglio del diavolo”: in queste righe inizierò a dare una descrizione generale delle diverse scuole di pensiero, ideologie e filosofie sataniste, che poi andrò ad analizzare ben più in dettaglio in varie altre puntate successive.
Partiamo da un po’ di storia.
E’ opinione comune che le reali origini dei movimenti, cultuali o religiosi, dediti alla venerazione della figura di Satana, non possano risalire a prima del XIX secolo: questo se non si vuole considerare il triste periodo del XV secolo, durante il quale “si era diffusa”, nella mente del popolo, a quell’epoca in larghissima parte cristiano, l’idea sbagliata dell’esistenza di culti malefici e stregoneschi, i cui adepti, “ovviamente” dediti a Satana, avrebbero commesso i peggiori abusi, sacrifici umani, rituali e bagordi orgiastici in onore del “maligno”.
In seguito anche diverse opere di “antistregoneria”, quali (le più famose) il Malleus Maleficarum (circa 1486) ed il Compendium Maleficarum, diventarono il bagaglio “culturale” di tantissimi zelanti inquisitori, che con la loro costante opera di ripulitura del mondo dai “servi del male” (e l’altrettanto costante accaparramento dei relativi beni terreni…) mandarono a morte migliaia di persone, “eretici” colpevoli forse di aver rispolverato qualche antico ed innocuo rituale pagano di buon auspicio o fertilità, quando non totalmente al di fuori di ogni questione spirituale.
Che magari ci possa essere stato anche qualche gruppo di fanatici effettivamente dediti ad episodi criminali può benissimo essere accettato, specie in un’epoca di superstizione ed ignoranza, sempre sovrastata dal timore di Dio e della sua chiesa. Il problema è che ad oggi, sia per la malsana abitudine degli inquisitori di addossare all’”eretico” ogni genere di nefandezza, per poi estorcergli una confessione di comodo, sia anche per la “sparizione” della stragrande maggioranza degli atti dei “processi”, risulta estremamente difficile capire chi fosse innocente e chi invece fosse realmente un malato mentale da bloccare definitivamente.
Al di là di tutte le polemiche, giustificazioni, opinioni e motivazioni il risultato è quello ormai accertato, e cioè un vero e proprio genocidio, malamente sdoganato come “errore del passato”.
Andando più in avanti nel tempo, ed arrivando alla corte di Luigi XIV, si ha il primo esempio ufficiale di quello che ad oggi potrebbe essere tranquillamente definito “satanismo acido”, e di quella che potrebbe essere senza alcun dubbio essere identificata come una setta satanica.
Lo “scandalo dei veleni”, che investì diversi personaggi illustri e buona parte della corte di Versailles, iniziò dopo la condanna a morte della marchesa di Brinvilliers, nota fabbricante di veleni su commissione. Dopo la sua esecuzione, inevitabilmente, le voci ed accuse su di lei vennero fuori liberamente, costringendo Luigi XIV a dare ordine al suo ministro Colbert di sorvegliare quanto più possibile le tantissime fattucchiere che vendevano filtri, polveri, veleni e incantesimi nella capitale. Le indagini portarono a sorvegliarne in particolare una, tale madame De Voisin. Fattucchiera, abortista, preparatrice di veleni, inizialmente aveva le donne del popolo come clienti, ma dopo un certo periodo la sua casa cominciò ad essere frequentata anche da dame dell’alta nobiltà, tutte bisognose dei suoi servizi, in primis aborti e veleni da usare contro le rivali.
Il vero scandalo scoppiò quando le indagini su di lei portarono a collegare diversi fatti, a prima vista slegati tra loro: sparizioni di persone, in prevalenza bambini, strane morti, riunioni poco chiare di persone legate al mondo della nobiltà. Il quadro della situazione fu sconfortante. Un gruppo di nobili annoiati, stanchi dei soliti intrallazzi di corte, aveva praticamente fondato una specie di setta pseudosatanica, di cui la De Voisin era diventata l’addetta alla logistica: la principale occupazione di queste persone era quella di celebrare “messe nere” aventi lo scopo di denigrare il culto cattolico con, a detta delle testimonianze del tempo, annessi sacrifici umani.
Ovviamente questi criminali, perchè altro non erano, furono fermati una volta per tutte.
Esclusi questi tristi episodi, da una parte e dall’altra, non si hanno novità di rilievo per parecchio tempo: è possibile che gruppi e sette di vario genere abbiano fatto il loro corso, ma di episodi così palesi non si parla. E’ ragionevole escludere che vi sia stato un totale disinteresse per l’argomento: è infatti comprovata l’attività di diversi esoteristi ed occultisti anche di rilievo, che hanno portato avanti studi e ricerche in modo comunque molto riservato. Secondo diversi studiosi, in particolare secondo Dawn Perlmutter, la nascita del satanismo, inteso come fenomeno cultuale “visibile”, dovrebbe essere fatta risalire alla figura di Aleister Crowley. Interpretazione abbastanza generalista, che presenta alcune falle: innanzitutto Crowley non era un satanista, titolo che infatti lui rifiutò sempre categoricamente, così come la sua attività non ne aveva le caratteristiche.
Anche i suoi scritti non hanno mai “istigato” alla venerazione di Satana, così come le entità con cui sostenne di essere in contatto non furono mai descritte come demoni o angeli.
Il motivo per cui Crowley viene considerato il padre del satanismo odierno è semplice, e sta nel suo famoso “fa ciò che vuoi”: frase il cui vero significato, analizzato nelle precedenti puntate del Nascondiglio del Diavolo, è diventata il mantra dei satanisti moderni, una sorta di loro manifesto.
E’ comunque indiscutibile il fatto che le idee di Crowley abbiano influenzato numerose persone, portandole a fondare, in modo disomogeneo e non privo di contrasti, tutta una serie di associazioni e logge sataniste, che diventarono le principali esponenti di quello che oggi viene definito come “Satanismo occultista”. Il periodo di nascita di queste associazioni è ancora tutto da chiarire, ma non sembra essere così indietro nel tempo. Alcuni studiosi lo collocano di poco dopo la morte di Crowley, altri nel pieno della cosiddetta “controcultura” degli anni ’80.
Secondo la corrente occultista, in particolare, la conoscenza e il potere si ottengono dopo parecchi anni, attraverso studio e pratica di quella che viene definita “magia nera”.
La loro ritualistica, molto complessa ed articolata, prende spunto da varie fonti in apparenza anche “non sataniste”, o addirittura di “parte avversa”, come la Clavicula Salomonis o la Cabala ebraica.
Questo, a detta loro, non è contraddittorio: la magia è semplicemente un metodo, e come tale deve essere studiata nelle sue varie forme e in modo completo.
La corrente occultista ha molte caratteristiche in comune con quella tradizionalista, soprattutto nella visione di Satana: infatti molti satanisti occultisti venerano Satana esattamente come i tradizionalisti. Satana è venerato dagli appartenenti alla corrente occultista come un’entità antichissima, giusta e dura, ma non malvagia, in grado di dare conoscenze superiori e poteri terreni di tutto rispetto ai suoi adepti più fedeli. Secondo studiosi del calibro di Massimo Introvigne, inoltre, i satanisti occultisti considerano come del tutto accettabile la “versione biblica” di Satana.
A questa categoria appartengono, ad esempio, le Chiese di Satana presenti a Torino.
Parente stretta, e pare contemporanea, di quella occultista è la corrente definita come “Satanismo tradizionalista”.
Anche in questo ambito Satana viene venerato come un dio, duro ma generoso, che ricompensa con potere, soprattutto terreno, e conoscenza occulta chi si schiera con lui.
L’origine di questa scuola di pensiero è abbastanza incerta, a causa della riservatezza pressochè assoluta che la contraddistingue: esempi tipici sono le Chiese di Satana torinesi, delle vere società segrete i cui appartenenti tengono ben presente il racconto riportato dalla Bibbia.
Da qui il nome: “tradizione” vuole che Satana sia il “principe delle tenebre” o “l’angelo caduto” gia descritti dal testo biblico. La visione tradizionalista è ancora più spinta e votata al piacere materiale rispetto a quella occultista: il potere terreno viene visto come uno dei massimi risultati da raggiungere, mediante la magia e l’aiuto di Satana. In varie Chiese di Satana presenti a Torino la tendenza attuale è quella di unificare le due visioni, tradizionalista ed occultista, in una sola, adorando Satana come il “principe delle tenebre” descritto nella Bibbia, e mettendo in atto rituali per avere da lui aiuto e protezione.
Molto spesso la corrente tradizionalista è stata additata come un ricettacolo di depravati, dediti ad orge, eccessi, abusi e crimini di vario tipo, portando ad avere nella testa delle persone comuni la falsa immagine del satanista ricco, annoiato, cinico e crudele, che passa le serate in case lussuose ed isolate, arrivando su un macchinone di lusso ad un ritrovo in maschera, che parte come una messa nera in cui si recitano strane formule e si dissacrano crocifissi, e termina come un festino a base di sesso e droga. Prove? Finora nessuna, anche se vari villoni del precollina torinese sono diventati, nell’immaginario di molte persone, i posti ideali.
A livello più basso, o meglio assolutamente infimo, si colloca il cosiddetto “Satanismo acido”.
Ho già detto e ridetto di questa devianza, che di satanismo non ha assolutamente nulla: gruppi di adolescenti cresciuti a suon di musica metal, della quale non hanno minimamente capito il senso, i cui idoli sono solo legati all’apparenza anticonformista e ribelle, o vere e proprie sette religiose, i cui capi usano il nome e il fascino del “ribelle” per eccellenza solo per i loro sporchi comodi.
Qui colgo l’occasione per ripetere il mio solito avvertimento: sempre stare alla larga da gruppi, confraternite, sette, associazioni di dubbia origine e scarsa trasparenza. Si rischia veramente di fare brutti incontri, e di entrare in giri pericolosi.
Quello che invece, partendo dagli insegnamenti di Crowley e sviluppando una sua personale filosofia, dà il via alla corrente del satanismo moderno è Anton LaVey.
Uomo eclettico e fuori dalle righe, la cui disordinata e geniale vita è diventata talmente leggendaria da essere stata più volte messa in discussione, nel 1966 fondò a San Francisco la Church of Satan, proponendo il “mito” dell’esistenza di un “satanismo antico”, da recuperare per generare un vero e genuino “satanismo moderno”. Il suo personale tipo di satanismo, conosciuto come “Satanismo razionale”, venne impostato come un culto del sé, della vita e della personalità, sostanzialmente ateo ed archetipico: Satana fu identificato come l’archetipo della forza vitale umana, da venerare e sviluppare, in totale contrasto con le vecchie idee ed i moralismi superati di una società castrante e bigotta. La filosofia laveyana era antropocentrica, materialista, totalmente atea e reazionaria, ma non anarchica: il “revisionismo pentagonale” di LaVey ne è un esempio. Questo fu il punto di partenza della nuova cultura satanista: un’entità grande, rigida, organizzata, riconosciuta come religione ufficiale, con una sua realtà legale e fiscale, che iniziò a diffondere idee nuove e controverse, di largo ascolto tra le varie fasce sociali. Idee magari non rivoluzionarie, ma comunque interessanti e di cui, fino a quell’epoca, nessuno aveva avuto il coraggio di parlare.
Il grande merito di LaVey, sostanzialmente, fu nel dare voce e corpo alle idee di tante persone, che per i soliti motivi, convenzioni sociali, paura del giudizio altrui, timore di ritorsioni, non avevano mai esternato prima. Lo fece in modo intelligente, palesemente plateale, autoironico e scanzonato, diventando un mito ed un esempio da seguire. Ad oggi la sua Chiesa è quella che, negli USA, ha il maggiore peso sociale e cultuale tra tutte le varie correnti, arrivando ad avere tra le stesse Forze Armate un grosso numero di aderenti, ed avendo portato il Dipartimento della Difesa statunitense a dover riconoscere ed accettare la presenza di veri e propri sacerdoti satanisti, al pari di quelli delle altre confessioni religiose. Un passo enorme, non privo di polemiche, ma doveroso e non tardivo.
Una grossa revisione dottrinale venne a seguito dello scontro tra LaVey ed il suo collaboratore, Michael Aquino. Infatti Aquino, dopo una serie di riflessioni, cominciò ad avere il sospetto che Satana non fosse solo un archetipo, come stabilito da LaVey, ma in realtà una entità superiore, effettivamente esistente e senziente. Questa visione su Satana non era accettata dalla filosofia laveyana, pertanto Aquino si stacco dalla CoS e nel 1975 fondò una sua organizzazione: il Temple Of Set (Tempio di Set), più tardi riconosciuto in California come organizzazione religiosa non-profit.
Un grosso merito di Aquino è stato quello di rendere noto al pubblico la visione teista di Satana e del Satanismo. Un altro suo merito è stato quello di aver iniziato ad introdurre nelle Forze Armate statunitensi il concetto del satanismo, fino a quel momento visto come un imbarazzante problema, arrivando a sdoganarlo completamente, come si è visto.
Il Tempio di Set fu, infatti, la prima organizzazione in assoluto a proporre la corrente teista all'interno del Satanismo.
Partiamo dal fatto che il Satanismo proposto da Aquino aveva gli stessi principi ed ideali da quello di LaVey, quindi il ToS ha come punto di riferimento della propria filosofia lo sviluppo di sè e delle proprie potenzialità, con il fine di raggiungere l'autodivinizzazione. L'Uomo è al centro del Culto del Culto e si onora la Conoscenza.
In generale, il ToS ha un ambiente che si ispira molto all'Antico Egitto. Un'interessante visione è quella della figura di Set: divinità antica e collegata, nella visione del ToS, questo Dio Egizio insegna l'individualismo nella storia pre-cristiana, e viene descritto come una figura più complessa di Satana. Il motivo è semplice: la figura di Set è in assoluto la più antica (circa 5000 a.c.) ad essere stata venerata, a volte amata ed altre volte temuta. Satana, invece, è descritto secondo i canoni della cultura ebraica e cristiana, quindi come una divinità più giovane e più "settoriale", una specie di Set attualizzato.
Avendo come figura principale Set, gli aderenti del ToS si reputano Setiani.
Questo principio di autodeterminazione ed individualismo, all'interno del ToS, viene identifiato con un termine basilare molto importante, la parola Xeper. Derivata dall'egiziano, si pronuncia "Khefer", ed indica appunto il processo di sviluppo delle proprie reali potenzialità, attraverso la presa di coscienza di sè, l'autodeterminazione, l'evoluzione personale, la coltivazione di se stessi.
Col tempo, il ToS, credendo nella magia e nel sovrannaturale come reali mezzi di sviluppo, si è concentrato molto sull'Esoterismo e sull'Occulto in generale, arrivando a diventare a tutti gli effetti la più grande ed importante organizzazione ad occuparsi di queste discipline; questo, comunque, non ha mai comportato l'allontanamento dai principi ed ideali Satanisti.
Strutturato come una vera e propria università, provvisto di un vero e proprio clero interno, e di diversi Ordini di appartenenza, per la precisione sei: Beelzebub, Leviathan, Setne Khamuast, Trapezoid, Vampyre e Xnum.
Questi ordini, abbastanza radicali, sono molto diversi tra loro: ognuno ha una sua tradizione, una sua organizzazione interna, le sue gerarchie e il suo modo di operare.
L'unica cosa che questi sei ordini condividono sono i principi ed ideali base del Satanismo e alcuni hanno siti staccati da quello del ToS. Inoltre sono abbastanza esclusivisti: fare parte di uno, automaticamente, implica l'esclusione dagli altri. Questo è anche logico: avendo percorsi separati, sarebbe contraddittorio, o comunque dispersivo, seguirne troppi, magari inconciliabili tra loro.
Inoltre esistono varie succursali del ToS, chiamate "Piloni", in varie nazioni al di fuori degli USA: una volta all'anno organizzano un raduno mondiale, chiamato "Conclave".
Nei primi anni 2000, una Satanista teista americana, di nome Diane Vera, divenne la fondatrice della Church of Azazel, creando anche un sito usato come ulteriore punto di riferimento al Satanismo teista moderno, al punto di diventarne un importantissimo esponente in America.
la differenza rispetto al ToS è nel dio di riferimento: mentre il ToS si rifà a Set, la Church of Azazel si ispira a Satana, senza vederlo come un'altra divinità.
Il Satanismo Teista moderno, nonostante la differente visione su Satana e Demoni rispetto a quella Razionalista, e la predisposizione ad intraprendere un percorso spirituale per l'introspezione di sè, condivide i principi e gli ideali proposti da LaVey.
Altra interessante realtà è quella del TST, abbreviazione di The Satanic Temple: nato dalla mente di Lucien Greaves, è diventata una grossa associazione, il cui scopo è quello di separare definitivamente le autorità religiose da quelle laiche, e di eliminare dalla mente delle persone tutte le superstizioni, credenze ed assurdità spacciate dalle religioni come "misteri della fede".
Allo stesso tempo, si batte, con una ben evidente forma di attivismo sociale, per il riconoscimento dei diritti delle persone ad oggi viste come "diverse", ad esempio gli omosessuali, che le varie chiese additano come "impuri" o "deviati"; per l'accesso dei pazienti alle loro informazioni mediche, in modo completo e trasparente, perchè possano decidere coscientemente se e come curarsi, senza essere "indirizzati" da medici la cui professionalità sia magari inficiata da credenze religiose; così anche per la fine dei maltrattamenti scolastici sui minori, spesso vittime di comportamenti scorretti da parte degli insegnanti; e comunque per tutta una lunga serie di altre tematiche di importanza sociale rilevante.
Il pensiero del TST è improntato ad un sano pragmatismo, allo scetticismo, alla razionalità, alla dimostrabilità scientifica ed alla praticità. Se qualcosa non è dimostrabile, semplicemente dovrebbe essere sostituito con qualcosa di meglio.
la sua particolarità è data dal fatto di essere, al contrario di molte altre realtà eccessivamente richiuse su se stesse, un'associazione aperta al mondo, che proprio dell'attivismo sociale fa la sua forma di notorietà ed il suo punto caratteristico.
Il TST è diventato famoso per il suo progetto della statua del Baphomet, da mettere davanti al Campidoglio dell'Oklahoma: progetto controverso e malcompreso da molti, che vuole rappresentare la pari dignità di ogni forma di pensiero rispetto alle altre, senza dover essere discriminati per una diversa ideoologia.
Nel 2002 è stato proposto un sottogenere, se così lo si vuol definire, del Satanismo Teista, di cui è la visione in assoluto più distorta e degradante. Parliamo del cosiddetto "Satanismo Spirituale" del Joy Of Satan, un delirio neonazi ed anticristiano/antisemita propagandato sul relativo sito, fondato dalla moglie di tale Clifford Herrington. Costui, fondatore e leader del principale partito neo-nazista americano, si è inventato questa disgraziata visione al solo scopo di sfruttare l'onda crescente del Satanismo in America, utilizzandola per ottenere maggiore visibilità e per fare propaganda nazista.
Qua faccio una precisazione, che suonerà scontata ma è meglio ribadire: IL SATANISMO NON HA NULLA A CHE FARE CON I TOTALITARISMI, DI QUALSIASI TIPO, MATRICE POLITICA ED IDEOLOGIA. CHI SI DEFINISCA SATANISTA E SEGUA LE IDEE NEONAZISTE, O DI ALTRI TIPI, NON E' IN ALCUN MODO DEGNO DI ESSERE RICONOSCIUTO COME SATANISTA. E' solo un frustrato, spesso pericoloso, sempre in malafede, che abusa del nome di "satanista" solo per darsi un tono di ribellione ed anticonformismo, del tutto immeritato.
Purtroppo il Joy of Satan è stato tradotto in diverse lingue, tra cui l'italiano (con un sito oltretutto inguardabile a livello grafico, ma in tono col livello generale), con lo spiacevole risultato di avere un'infestazione di questo pseudo-satanismo spirituale anche in Italia.
Lo pseudo-satanismo spirituale è stato poi ripreso da altri gruppi italiani, dimenticando i principi ed ideali del vero Satanismo, proposti prima da LaVey e Aquino.
Un aspetto molto importante e altrettanto degradante di questo pseudo-satanismo è quello di basarsi sulle teorie di Zecharia Sitchin, uno scrittore di storia alternativa, i cui libri propongono una visione della storia umana al limite dell’assurdo.
Secondo costui Satana e gli altri dei sarebbero gli Annunaki, cioè alieni scesi sulla Terra in tempi antichissimi, e che avrebbero modificato geneticamente gli umani per farne schiavi e operai, dando loro la civiltà e facendoli evolvere. Le “prove” sarebbero da ritrovarsi in una sua personale e molto fantasiosa interpretazione di numerosi reperti storici, ovviamente demolita dagli studiosi più seri, i quali hanno contestato ogni sua affermazione con il normale rigore accademico.
Anche la descrizione del loro ipotetico pianeta di provenienza, Nibiru, è stata totalmente demolita.
Questa visione, comunque, trova parecchi simpatizzanti, che mescolano allegramente fantasie di vario genere, dal complottismo più spinto al revisionismo storico più sfegatato, mitologie di tutti i generi, da Atlantide a Shangri-La, credenze wiccan e new age, e fanno paralleli sconclusionati tra i vari dei cercandone supposte corrispondenze, col risultato di averne creato un polpettone del tutto irriconoscibile e francamente ridicolo in tanti suoi aspetti. Insomma, tante idee ma ben confuse.
Sitchin, quantomeno, aveva un suo canovaccio, ha deciso di scrivere seguendo quello, ha venduto milioni di copie dei suoi libri e ha raggiunto il risultato che voleva. Il suo grosso merito, in sostanza, è quello di aver fatto sognare milioni di persone, e farne sognare tante altre ancora oggi.
Si arriva all’inizio del nuovo millennio: in mezzo alle guerre che infiammano il Medio Oriente, senza preavviso, senza clamori mediatici, in modo quasi clandestino, nasce la corrente del “Satanismo gnostico”. Questa corrente spesso viene scambiata con il “Luciferismo”: effettivamente somiglianze ce ne sono, soprattutto a livello esteriore, e spesso il Luciferismo è stato definito così.
Il fondatore di questa scuola di pensiero è stato un personaggio praticamente sconosciuto, e su cui le informazioni sono scarse e frammentarie: tale Dean Joseph Martin.
Costui fece una vita disordinata, vagabonda e pericolosa, lavorando come pilota, mercenario, bodyguard, autista e agente di sicurezza per varie compagnie private che operavano in Iraq.
Morì nel 2007, nell’esplosione di un ordigno improvvisato lungo una strada di Fallujah.
Martin, nel corso della sua vita, rielaborò tutta una lunga serie di idee con diversi punti in comune, proprie di diverse scuole filosofiche e spirituali, quali Pitagorismo, Gnosticismo, Ermetismo, Cabala e ne tirò fuori una dottrina indubbiamente particolare e ben articolata, anche se ancora giovane.
Il pensiero chiave di questo lavoro di rielaborazione è il concetto cardine della corrente gnostica: ovvero che anche il “divino” ed il “soprannaturale” siano perfettamente spiegabili con lo studio e le leggi scientifiche, in quanto create da una realtà superiore, strettamente soggetta alle leggi scientifiche. Leggi che, solo se studiate e comprese, possono spiegare l’essenza delle tante, varie realtà che oggi possiamo ipotizzare.
Il principale motivo d’essere della corrente gnostica è che l’ignoranza, intesa come mancanza di conoscenza, sia un vero e proprio peccato, una condizione da cui l’uomo deve assolutamente riscattarsi, fino al ritorno ad un innato stato di divinità, mediante lo studio e la conoscenza in senso lato, con il costante ragionamento tanto sulle esperienze filosofiche e spirituali, quanto su quelle fisiche e scientifiche. La vita terrena stessa è intesa come una sorta di aula di studio, le cui esperienze sono una fonte inestimabile di conoscenza ed illuminazione.
Satana, per la corrente gnostica, è un’entità reale ed esistente, che ha dato all’uomo la possibilità di riscattarsi dalla condizione di ignoranza in cui un “cartello” di altre divinità ha tutta la massima convenienza a tenerlo. L’uomo è visto come una creatura dotata di un potenziale mostruoso, tale da fare paura ed invidia agli stessi dei, e che se ben diretto può realmente riportare la persona al suo stato originario di divinità.
Martin, come percorso dottrinale relativo alla sua visione, si basò sull'elaborazione dei "cinque paradossi": cinque dogmi, espressi come tali, ma il cui scopo è esattamente l'opposto. In quanto limiti concettuali, devono essere analizzati e compresi, per essere superati, secondo la logica che vuole come necessario sperimentare un limite per capirlo ed affrontarlo. I dogmi di Martin, quindi, spingono proprio al loro superamento.
Parente stretto del satanismo, pur non essendone una corrente, è il cosiddetto “Luciferismo”.
Nasce grosso modo a metà degli anni sessanta, da tutta una serie di realtà autonome, abbastanza svincolate da loro e con caratteristiche anche discordanti, di cui la più famosa è la Process Church of the Final Judgment; una chiesa fondata dall’inglese Robert De Grimston, oggi scomparsa a favore di altre associazioni.
De Grimston, nato a Shanghai nel 1935, fondò una specie di gruppo religioso, che nulla era se non un nucleo distaccatosi da Scientology; nucleo condannato da Ron Hubbard come “pericoloso”, che fiorì tra gli anni sessanta e settanta, e che nel 1966 andò incontro ad una crisi interna abbastanza pesante. L’idea di base era che Dio fosse formato da quattro parti: Jehovah, Cristo, Satana e Lucifero, da adorare in successione per raggiungere l’illuminazione.
Ad oggi non è neanche ancora molto ben chiaro, ed è ancora in fase di discussione, se questa chiesa sia da considerarsi effettivamente come appartenente al ramo del satanismo, o se invece non sia stato solo l’ennesimo tentativo di fondare una setta a parte, prendendo esempio dall’idea di Scientology, messo in atto dai soliti “profeti” del momento.
Sotto certi aspetti, comunque, non si può negare che questa sia stata una particolare forma di Luciferismo, anche se parecchio superficiale e riadattata al volere dei suoi ideatori.
Forma di Luciferismo che però si discostava parecchio da quello canonico, che altro non è se non una forma di Gnosticismo classico attualizzato ed adattato ai tempi moderni, riprendendo né più e né meno che i principi di base della dottrina gnostica già in voga nei primi tre secoli del cristianesimo.
Per i luciferiani, infatti, Lucifero viene venerato come principio supremo del bene e spesso identificato come Sophia, l’Eone della Conoscenza.
Inoltre viene messo in opposizione al Demiurgo, il dio malvagio che ha voluto negare agli uomini la conoscenza, relegandoli nella prigione del mondo materiale.
Da notare che la figura di Satana non è neanche considerata: alcuni addirittura la equiparano a quella del Demiurgo. Per i luciferiani, che non si definiscono neppure satanisti, è necessario raggiungere la salvezza finale tramite lo studio e la conoscenza, mentre i dogmi e la cieca fede sono solo un ostacolo; per questo motivo spesso i luciferiani si ritengono agnostici.
Ultima corrente, molto meno diffusa delle altre, ed anch’essa di origine tutt’altro che chiara, è quella del cosiddetto “Satanismo filosofico (o manicheo)”.
Questa corrente descrive come Satana e Dio siano due forze necessarie l’una all’altra al fine del raggiungimento di una condizione di equilibrio, complementari ed indivisibili: questo eterno fronteggiarsi delle due entità crea una condizione di instabilità, da cui deriva il disordine del mondo materiale. L’idea di fondo è che Satana voglia per gli uomini il libero arbitrio, mentre il Dio biblico la totale sottomissione ad una forma di protezione esterna ed assoluta, che però nega ogni forma di libertà. Questo porterebbe gli uomini a dover fare una scelta: se vivere all’insegna del fideismo, in modo da delegare ogni atto della loro vita ad un agente esterno, protettivo ma assolutista, oppure se vivere in modo realmente libero da influenze esterne, ma logicamente privo di “protezioni”, e quindi a doversi assumere le responsabilità delle proprie azioni.
Tutte queste correnti sono relativamente giovani, anche se ancora si disquisisce sui relativi periodi di nascita: è comunque da rilevare il fatto che la loro massima espansione si sia avuta durante Il periodo della “controcultura”.
Questo periodo, identificato con quello degli anni sessanta e settanta, fu l’epoca d’oro delle associazioni e logge di ogni tipo, dai primi prototipi del new age al satanismo nelle sue forme più stravaganti: tantissimi giovani, in pieno fermento politico e sociale, diventarono contestatori del “sistema”, dando vita a movimenti e correnti culturali ad oggi diventate leggendarie.
Ciò che accadde in quegli anni è storia.
Nel periodo successivo, il tramonto della controcultura ha mano a mano ridotto, per vari motivi, il prima ben più elevato numero di seguaci delle varie Chiese sataniche. Tanti “profeti” si rivelarono dei truffatori, altri non avevano in fin dei conti nulla da dire, tante “chiese” andarono in crisi per l’incapacità di adattarsi ad un mondo che stava di nuovo cambiando.
Questo periodo, ormai finito, lasciò comunque una vasta eredità di pensieri, filosofie di vita, valori e modi di ragionare diversi ed alternativi, poi confluiti nelle varie correnti, pur se in modo più riservato e molto meno esasperato, mantenendo vivo l’interesse per il satanismo.
Solo le chiese più solide sopravvissero: quella di Lavey, quella di Aquino, e tutta un’altra serie di gruppi minori, in America ed in Europa.
Negli Stati Uniti, in Canada e in Europa, durante gli anni ottanta, una strana serie di episodi criminali, con presunti o almeno sospetti ritrovamenti di sacrifici umani, assieme ad una serie di relazioni da parte di vari psichiatri, mise in allarme le varie autorità statali: ne partì una lunga serie di indagini, che non venne a capo di nulla ma che gettò un’ombra di allarme sociale e di discredito sulle varie chiese. Allo stesso modo molte delle relazioni redatte da molti psichiatri, in cui si parlava di rituali satanici ed abusi su minori, parvero essere parecchio storpiate dalla “moda” del momento, e finalizzate più a far acquisire notorietà ai loro ideatori, sfruttando l’ondata di interesse emotivo del momento: quindi relazioni puramente pubblicitarie e di scarso valore medico, quando non dei plagi.
David G. Bromley, docente di sociologia alla Virginia Commonwealth University, nei suoi studi ha infatti evidenziato la totale assenza di alcuna prova del coinvolgimento, a qualunque titolo, tanto della Chiesa di Satana quanto del Tempio di Set in questi spiacevoli (e comunque presunti) fatti, che sono stati sempre spiegati in tutt’altro modo, palesandone la totale estraneità degli “imputati”.
Il più grosso risultato di tutta questa “pubblicità” è stato quello di ridurre pesantemente le adesioni alle varie chiese, e di ridare al satanismo un’aura di illegalità e malvagità: esattamente come potrebbe oggi essere con l’uso di articoli di cronaca nera, ritrovamenti di strani resti in chiese e cimiteri, blog e gruppi su social network che chiedono la messa al bando del satanismo.
Purtroppo anche alcuni gruppi di pseudosatanisti, realmente di delinquenti o più semplicemente di gente disinformata, infantile e troppo incline a mescolare idee balzane e fantasie senza capo ne coda, ha contribuito a far odiare e a ridicolizzare una dottrina nuova ed interessante: c’è davvero da chiedersi se la cosa non sia in realtà stata pilotata, dalle immaginabili correnti di mano destra, proprio per cercare di demolire un avversario scomodo, forte e da sempre affascinante.
Kurtz
Partiamo da un po’ di storia.
E’ opinione comune che le reali origini dei movimenti, cultuali o religiosi, dediti alla venerazione della figura di Satana, non possano risalire a prima del XIX secolo: questo se non si vuole considerare il triste periodo del XV secolo, durante il quale “si era diffusa”, nella mente del popolo, a quell’epoca in larghissima parte cristiano, l’idea sbagliata dell’esistenza di culti malefici e stregoneschi, i cui adepti, “ovviamente” dediti a Satana, avrebbero commesso i peggiori abusi, sacrifici umani, rituali e bagordi orgiastici in onore del “maligno”.
In seguito anche diverse opere di “antistregoneria”, quali (le più famose) il Malleus Maleficarum (circa 1486) ed il Compendium Maleficarum, diventarono il bagaglio “culturale” di tantissimi zelanti inquisitori, che con la loro costante opera di ripulitura del mondo dai “servi del male” (e l’altrettanto costante accaparramento dei relativi beni terreni…) mandarono a morte migliaia di persone, “eretici” colpevoli forse di aver rispolverato qualche antico ed innocuo rituale pagano di buon auspicio o fertilità, quando non totalmente al di fuori di ogni questione spirituale.
Che magari ci possa essere stato anche qualche gruppo di fanatici effettivamente dediti ad episodi criminali può benissimo essere accettato, specie in un’epoca di superstizione ed ignoranza, sempre sovrastata dal timore di Dio e della sua chiesa. Il problema è che ad oggi, sia per la malsana abitudine degli inquisitori di addossare all’”eretico” ogni genere di nefandezza, per poi estorcergli una confessione di comodo, sia anche per la “sparizione” della stragrande maggioranza degli atti dei “processi”, risulta estremamente difficile capire chi fosse innocente e chi invece fosse realmente un malato mentale da bloccare definitivamente.
Al di là di tutte le polemiche, giustificazioni, opinioni e motivazioni il risultato è quello ormai accertato, e cioè un vero e proprio genocidio, malamente sdoganato come “errore del passato”.
Andando più in avanti nel tempo, ed arrivando alla corte di Luigi XIV, si ha il primo esempio ufficiale di quello che ad oggi potrebbe essere tranquillamente definito “satanismo acido”, e di quella che potrebbe essere senza alcun dubbio essere identificata come una setta satanica.
Lo “scandalo dei veleni”, che investì diversi personaggi illustri e buona parte della corte di Versailles, iniziò dopo la condanna a morte della marchesa di Brinvilliers, nota fabbricante di veleni su commissione. Dopo la sua esecuzione, inevitabilmente, le voci ed accuse su di lei vennero fuori liberamente, costringendo Luigi XIV a dare ordine al suo ministro Colbert di sorvegliare quanto più possibile le tantissime fattucchiere che vendevano filtri, polveri, veleni e incantesimi nella capitale. Le indagini portarono a sorvegliarne in particolare una, tale madame De Voisin. Fattucchiera, abortista, preparatrice di veleni, inizialmente aveva le donne del popolo come clienti, ma dopo un certo periodo la sua casa cominciò ad essere frequentata anche da dame dell’alta nobiltà, tutte bisognose dei suoi servizi, in primis aborti e veleni da usare contro le rivali.
Il vero scandalo scoppiò quando le indagini su di lei portarono a collegare diversi fatti, a prima vista slegati tra loro: sparizioni di persone, in prevalenza bambini, strane morti, riunioni poco chiare di persone legate al mondo della nobiltà. Il quadro della situazione fu sconfortante. Un gruppo di nobili annoiati, stanchi dei soliti intrallazzi di corte, aveva praticamente fondato una specie di setta pseudosatanica, di cui la De Voisin era diventata l’addetta alla logistica: la principale occupazione di queste persone era quella di celebrare “messe nere” aventi lo scopo di denigrare il culto cattolico con, a detta delle testimonianze del tempo, annessi sacrifici umani.
Ovviamente questi criminali, perchè altro non erano, furono fermati una volta per tutte.
Esclusi questi tristi episodi, da una parte e dall’altra, non si hanno novità di rilievo per parecchio tempo: è possibile che gruppi e sette di vario genere abbiano fatto il loro corso, ma di episodi così palesi non si parla. E’ ragionevole escludere che vi sia stato un totale disinteresse per l’argomento: è infatti comprovata l’attività di diversi esoteristi ed occultisti anche di rilievo, che hanno portato avanti studi e ricerche in modo comunque molto riservato. Secondo diversi studiosi, in particolare secondo Dawn Perlmutter, la nascita del satanismo, inteso come fenomeno cultuale “visibile”, dovrebbe essere fatta risalire alla figura di Aleister Crowley. Interpretazione abbastanza generalista, che presenta alcune falle: innanzitutto Crowley non era un satanista, titolo che infatti lui rifiutò sempre categoricamente, così come la sua attività non ne aveva le caratteristiche.
Anche i suoi scritti non hanno mai “istigato” alla venerazione di Satana, così come le entità con cui sostenne di essere in contatto non furono mai descritte come demoni o angeli.
Il motivo per cui Crowley viene considerato il padre del satanismo odierno è semplice, e sta nel suo famoso “fa ciò che vuoi”: frase il cui vero significato, analizzato nelle precedenti puntate del Nascondiglio del Diavolo, è diventata il mantra dei satanisti moderni, una sorta di loro manifesto.
E’ comunque indiscutibile il fatto che le idee di Crowley abbiano influenzato numerose persone, portandole a fondare, in modo disomogeneo e non privo di contrasti, tutta una serie di associazioni e logge sataniste, che diventarono le principali esponenti di quello che oggi viene definito come “Satanismo occultista”. Il periodo di nascita di queste associazioni è ancora tutto da chiarire, ma non sembra essere così indietro nel tempo. Alcuni studiosi lo collocano di poco dopo la morte di Crowley, altri nel pieno della cosiddetta “controcultura” degli anni ’80.
Secondo la corrente occultista, in particolare, la conoscenza e il potere si ottengono dopo parecchi anni, attraverso studio e pratica di quella che viene definita “magia nera”.
La loro ritualistica, molto complessa ed articolata, prende spunto da varie fonti in apparenza anche “non sataniste”, o addirittura di “parte avversa”, come la Clavicula Salomonis o la Cabala ebraica.
Questo, a detta loro, non è contraddittorio: la magia è semplicemente un metodo, e come tale deve essere studiata nelle sue varie forme e in modo completo.
La corrente occultista ha molte caratteristiche in comune con quella tradizionalista, soprattutto nella visione di Satana: infatti molti satanisti occultisti venerano Satana esattamente come i tradizionalisti. Satana è venerato dagli appartenenti alla corrente occultista come un’entità antichissima, giusta e dura, ma non malvagia, in grado di dare conoscenze superiori e poteri terreni di tutto rispetto ai suoi adepti più fedeli. Secondo studiosi del calibro di Massimo Introvigne, inoltre, i satanisti occultisti considerano come del tutto accettabile la “versione biblica” di Satana.
A questa categoria appartengono, ad esempio, le Chiese di Satana presenti a Torino.
Parente stretta, e pare contemporanea, di quella occultista è la corrente definita come “Satanismo tradizionalista”.
Anche in questo ambito Satana viene venerato come un dio, duro ma generoso, che ricompensa con potere, soprattutto terreno, e conoscenza occulta chi si schiera con lui.
L’origine di questa scuola di pensiero è abbastanza incerta, a causa della riservatezza pressochè assoluta che la contraddistingue: esempi tipici sono le Chiese di Satana torinesi, delle vere società segrete i cui appartenenti tengono ben presente il racconto riportato dalla Bibbia.
Da qui il nome: “tradizione” vuole che Satana sia il “principe delle tenebre” o “l’angelo caduto” gia descritti dal testo biblico. La visione tradizionalista è ancora più spinta e votata al piacere materiale rispetto a quella occultista: il potere terreno viene visto come uno dei massimi risultati da raggiungere, mediante la magia e l’aiuto di Satana. In varie Chiese di Satana presenti a Torino la tendenza attuale è quella di unificare le due visioni, tradizionalista ed occultista, in una sola, adorando Satana come il “principe delle tenebre” descritto nella Bibbia, e mettendo in atto rituali per avere da lui aiuto e protezione.
Molto spesso la corrente tradizionalista è stata additata come un ricettacolo di depravati, dediti ad orge, eccessi, abusi e crimini di vario tipo, portando ad avere nella testa delle persone comuni la falsa immagine del satanista ricco, annoiato, cinico e crudele, che passa le serate in case lussuose ed isolate, arrivando su un macchinone di lusso ad un ritrovo in maschera, che parte come una messa nera in cui si recitano strane formule e si dissacrano crocifissi, e termina come un festino a base di sesso e droga. Prove? Finora nessuna, anche se vari villoni del precollina torinese sono diventati, nell’immaginario di molte persone, i posti ideali.
A livello più basso, o meglio assolutamente infimo, si colloca il cosiddetto “Satanismo acido”.
Ho già detto e ridetto di questa devianza, che di satanismo non ha assolutamente nulla: gruppi di adolescenti cresciuti a suon di musica metal, della quale non hanno minimamente capito il senso, i cui idoli sono solo legati all’apparenza anticonformista e ribelle, o vere e proprie sette religiose, i cui capi usano il nome e il fascino del “ribelle” per eccellenza solo per i loro sporchi comodi.
Qui colgo l’occasione per ripetere il mio solito avvertimento: sempre stare alla larga da gruppi, confraternite, sette, associazioni di dubbia origine e scarsa trasparenza. Si rischia veramente di fare brutti incontri, e di entrare in giri pericolosi.
Quello che invece, partendo dagli insegnamenti di Crowley e sviluppando una sua personale filosofia, dà il via alla corrente del satanismo moderno è Anton LaVey.
Uomo eclettico e fuori dalle righe, la cui disordinata e geniale vita è diventata talmente leggendaria da essere stata più volte messa in discussione, nel 1966 fondò a San Francisco la Church of Satan, proponendo il “mito” dell’esistenza di un “satanismo antico”, da recuperare per generare un vero e genuino “satanismo moderno”. Il suo personale tipo di satanismo, conosciuto come “Satanismo razionale”, venne impostato come un culto del sé, della vita e della personalità, sostanzialmente ateo ed archetipico: Satana fu identificato come l’archetipo della forza vitale umana, da venerare e sviluppare, in totale contrasto con le vecchie idee ed i moralismi superati di una società castrante e bigotta. La filosofia laveyana era antropocentrica, materialista, totalmente atea e reazionaria, ma non anarchica: il “revisionismo pentagonale” di LaVey ne è un esempio. Questo fu il punto di partenza della nuova cultura satanista: un’entità grande, rigida, organizzata, riconosciuta come religione ufficiale, con una sua realtà legale e fiscale, che iniziò a diffondere idee nuove e controverse, di largo ascolto tra le varie fasce sociali. Idee magari non rivoluzionarie, ma comunque interessanti e di cui, fino a quell’epoca, nessuno aveva avuto il coraggio di parlare.
Il grande merito di LaVey, sostanzialmente, fu nel dare voce e corpo alle idee di tante persone, che per i soliti motivi, convenzioni sociali, paura del giudizio altrui, timore di ritorsioni, non avevano mai esternato prima. Lo fece in modo intelligente, palesemente plateale, autoironico e scanzonato, diventando un mito ed un esempio da seguire. Ad oggi la sua Chiesa è quella che, negli USA, ha il maggiore peso sociale e cultuale tra tutte le varie correnti, arrivando ad avere tra le stesse Forze Armate un grosso numero di aderenti, ed avendo portato il Dipartimento della Difesa statunitense a dover riconoscere ed accettare la presenza di veri e propri sacerdoti satanisti, al pari di quelli delle altre confessioni religiose. Un passo enorme, non privo di polemiche, ma doveroso e non tardivo.
Una grossa revisione dottrinale venne a seguito dello scontro tra LaVey ed il suo collaboratore, Michael Aquino. Infatti Aquino, dopo una serie di riflessioni, cominciò ad avere il sospetto che Satana non fosse solo un archetipo, come stabilito da LaVey, ma in realtà una entità superiore, effettivamente esistente e senziente. Questa visione su Satana non era accettata dalla filosofia laveyana, pertanto Aquino si stacco dalla CoS e nel 1975 fondò una sua organizzazione: il Temple Of Set (Tempio di Set), più tardi riconosciuto in California come organizzazione religiosa non-profit.
Un grosso merito di Aquino è stato quello di rendere noto al pubblico la visione teista di Satana e del Satanismo. Un altro suo merito è stato quello di aver iniziato ad introdurre nelle Forze Armate statunitensi il concetto del satanismo, fino a quel momento visto come un imbarazzante problema, arrivando a sdoganarlo completamente, come si è visto.
Il Tempio di Set fu, infatti, la prima organizzazione in assoluto a proporre la corrente teista all'interno del Satanismo.
Partiamo dal fatto che il Satanismo proposto da Aquino aveva gli stessi principi ed ideali da quello di LaVey, quindi il ToS ha come punto di riferimento della propria filosofia lo sviluppo di sè e delle proprie potenzialità, con il fine di raggiungere l'autodivinizzazione. L'Uomo è al centro del Culto del Culto e si onora la Conoscenza.
In generale, il ToS ha un ambiente che si ispira molto all'Antico Egitto. Un'interessante visione è quella della figura di Set: divinità antica e collegata, nella visione del ToS, questo Dio Egizio insegna l'individualismo nella storia pre-cristiana, e viene descritto come una figura più complessa di Satana. Il motivo è semplice: la figura di Set è in assoluto la più antica (circa 5000 a.c.) ad essere stata venerata, a volte amata ed altre volte temuta. Satana, invece, è descritto secondo i canoni della cultura ebraica e cristiana, quindi come una divinità più giovane e più "settoriale", una specie di Set attualizzato.
Avendo come figura principale Set, gli aderenti del ToS si reputano Setiani.
Questo principio di autodeterminazione ed individualismo, all'interno del ToS, viene identifiato con un termine basilare molto importante, la parola Xeper. Derivata dall'egiziano, si pronuncia "Khefer", ed indica appunto il processo di sviluppo delle proprie reali potenzialità, attraverso la presa di coscienza di sè, l'autodeterminazione, l'evoluzione personale, la coltivazione di se stessi.
Col tempo, il ToS, credendo nella magia e nel sovrannaturale come reali mezzi di sviluppo, si è concentrato molto sull'Esoterismo e sull'Occulto in generale, arrivando a diventare a tutti gli effetti la più grande ed importante organizzazione ad occuparsi di queste discipline; questo, comunque, non ha mai comportato l'allontanamento dai principi ed ideali Satanisti.
Strutturato come una vera e propria università, provvisto di un vero e proprio clero interno, e di diversi Ordini di appartenenza, per la precisione sei: Beelzebub, Leviathan, Setne Khamuast, Trapezoid, Vampyre e Xnum.
Questi ordini, abbastanza radicali, sono molto diversi tra loro: ognuno ha una sua tradizione, una sua organizzazione interna, le sue gerarchie e il suo modo di operare.
L'unica cosa che questi sei ordini condividono sono i principi ed ideali base del Satanismo e alcuni hanno siti staccati da quello del ToS. Inoltre sono abbastanza esclusivisti: fare parte di uno, automaticamente, implica l'esclusione dagli altri. Questo è anche logico: avendo percorsi separati, sarebbe contraddittorio, o comunque dispersivo, seguirne troppi, magari inconciliabili tra loro.
Inoltre esistono varie succursali del ToS, chiamate "Piloni", in varie nazioni al di fuori degli USA: una volta all'anno organizzano un raduno mondiale, chiamato "Conclave".
Nei primi anni 2000, una Satanista teista americana, di nome Diane Vera, divenne la fondatrice della Church of Azazel, creando anche un sito usato come ulteriore punto di riferimento al Satanismo teista moderno, al punto di diventarne un importantissimo esponente in America.
la differenza rispetto al ToS è nel dio di riferimento: mentre il ToS si rifà a Set, la Church of Azazel si ispira a Satana, senza vederlo come un'altra divinità.
Il Satanismo Teista moderno, nonostante la differente visione su Satana e Demoni rispetto a quella Razionalista, e la predisposizione ad intraprendere un percorso spirituale per l'introspezione di sè, condivide i principi e gli ideali proposti da LaVey.
Altra interessante realtà è quella del TST, abbreviazione di The Satanic Temple: nato dalla mente di Lucien Greaves, è diventata una grossa associazione, il cui scopo è quello di separare definitivamente le autorità religiose da quelle laiche, e di eliminare dalla mente delle persone tutte le superstizioni, credenze ed assurdità spacciate dalle religioni come "misteri della fede".
Allo stesso tempo, si batte, con una ben evidente forma di attivismo sociale, per il riconoscimento dei diritti delle persone ad oggi viste come "diverse", ad esempio gli omosessuali, che le varie chiese additano come "impuri" o "deviati"; per l'accesso dei pazienti alle loro informazioni mediche, in modo completo e trasparente, perchè possano decidere coscientemente se e come curarsi, senza essere "indirizzati" da medici la cui professionalità sia magari inficiata da credenze religiose; così anche per la fine dei maltrattamenti scolastici sui minori, spesso vittime di comportamenti scorretti da parte degli insegnanti; e comunque per tutta una lunga serie di altre tematiche di importanza sociale rilevante.
Il pensiero del TST è improntato ad un sano pragmatismo, allo scetticismo, alla razionalità, alla dimostrabilità scientifica ed alla praticità. Se qualcosa non è dimostrabile, semplicemente dovrebbe essere sostituito con qualcosa di meglio.
la sua particolarità è data dal fatto di essere, al contrario di molte altre realtà eccessivamente richiuse su se stesse, un'associazione aperta al mondo, che proprio dell'attivismo sociale fa la sua forma di notorietà ed il suo punto caratteristico.
Il TST è diventato famoso per il suo progetto della statua del Baphomet, da mettere davanti al Campidoglio dell'Oklahoma: progetto controverso e malcompreso da molti, che vuole rappresentare la pari dignità di ogni forma di pensiero rispetto alle altre, senza dover essere discriminati per una diversa ideoologia.
Nel 2002 è stato proposto un sottogenere, se così lo si vuol definire, del Satanismo Teista, di cui è la visione in assoluto più distorta e degradante. Parliamo del cosiddetto "Satanismo Spirituale" del Joy Of Satan, un delirio neonazi ed anticristiano/antisemita propagandato sul relativo sito, fondato dalla moglie di tale Clifford Herrington. Costui, fondatore e leader del principale partito neo-nazista americano, si è inventato questa disgraziata visione al solo scopo di sfruttare l'onda crescente del Satanismo in America, utilizzandola per ottenere maggiore visibilità e per fare propaganda nazista.
Qua faccio una precisazione, che suonerà scontata ma è meglio ribadire: IL SATANISMO NON HA NULLA A CHE FARE CON I TOTALITARISMI, DI QUALSIASI TIPO, MATRICE POLITICA ED IDEOLOGIA. CHI SI DEFINISCA SATANISTA E SEGUA LE IDEE NEONAZISTE, O DI ALTRI TIPI, NON E' IN ALCUN MODO DEGNO DI ESSERE RICONOSCIUTO COME SATANISTA. E' solo un frustrato, spesso pericoloso, sempre in malafede, che abusa del nome di "satanista" solo per darsi un tono di ribellione ed anticonformismo, del tutto immeritato.
Purtroppo il Joy of Satan è stato tradotto in diverse lingue, tra cui l'italiano (con un sito oltretutto inguardabile a livello grafico, ma in tono col livello generale), con lo spiacevole risultato di avere un'infestazione di questo pseudo-satanismo spirituale anche in Italia.
Lo pseudo-satanismo spirituale è stato poi ripreso da altri gruppi italiani, dimenticando i principi ed ideali del vero Satanismo, proposti prima da LaVey e Aquino.
Un aspetto molto importante e altrettanto degradante di questo pseudo-satanismo è quello di basarsi sulle teorie di Zecharia Sitchin, uno scrittore di storia alternativa, i cui libri propongono una visione della storia umana al limite dell’assurdo.
Secondo costui Satana e gli altri dei sarebbero gli Annunaki, cioè alieni scesi sulla Terra in tempi antichissimi, e che avrebbero modificato geneticamente gli umani per farne schiavi e operai, dando loro la civiltà e facendoli evolvere. Le “prove” sarebbero da ritrovarsi in una sua personale e molto fantasiosa interpretazione di numerosi reperti storici, ovviamente demolita dagli studiosi più seri, i quali hanno contestato ogni sua affermazione con il normale rigore accademico.
Anche la descrizione del loro ipotetico pianeta di provenienza, Nibiru, è stata totalmente demolita.
Questa visione, comunque, trova parecchi simpatizzanti, che mescolano allegramente fantasie di vario genere, dal complottismo più spinto al revisionismo storico più sfegatato, mitologie di tutti i generi, da Atlantide a Shangri-La, credenze wiccan e new age, e fanno paralleli sconclusionati tra i vari dei cercandone supposte corrispondenze, col risultato di averne creato un polpettone del tutto irriconoscibile e francamente ridicolo in tanti suoi aspetti. Insomma, tante idee ma ben confuse.
Sitchin, quantomeno, aveva un suo canovaccio, ha deciso di scrivere seguendo quello, ha venduto milioni di copie dei suoi libri e ha raggiunto il risultato che voleva. Il suo grosso merito, in sostanza, è quello di aver fatto sognare milioni di persone, e farne sognare tante altre ancora oggi.
Si arriva all’inizio del nuovo millennio: in mezzo alle guerre che infiammano il Medio Oriente, senza preavviso, senza clamori mediatici, in modo quasi clandestino, nasce la corrente del “Satanismo gnostico”. Questa corrente spesso viene scambiata con il “Luciferismo”: effettivamente somiglianze ce ne sono, soprattutto a livello esteriore, e spesso il Luciferismo è stato definito così.
Il fondatore di questa scuola di pensiero è stato un personaggio praticamente sconosciuto, e su cui le informazioni sono scarse e frammentarie: tale Dean Joseph Martin.
Costui fece una vita disordinata, vagabonda e pericolosa, lavorando come pilota, mercenario, bodyguard, autista e agente di sicurezza per varie compagnie private che operavano in Iraq.
Morì nel 2007, nell’esplosione di un ordigno improvvisato lungo una strada di Fallujah.
Martin, nel corso della sua vita, rielaborò tutta una lunga serie di idee con diversi punti in comune, proprie di diverse scuole filosofiche e spirituali, quali Pitagorismo, Gnosticismo, Ermetismo, Cabala e ne tirò fuori una dottrina indubbiamente particolare e ben articolata, anche se ancora giovane.
Il pensiero chiave di questo lavoro di rielaborazione è il concetto cardine della corrente gnostica: ovvero che anche il “divino” ed il “soprannaturale” siano perfettamente spiegabili con lo studio e le leggi scientifiche, in quanto create da una realtà superiore, strettamente soggetta alle leggi scientifiche. Leggi che, solo se studiate e comprese, possono spiegare l’essenza delle tante, varie realtà che oggi possiamo ipotizzare.
Il principale motivo d’essere della corrente gnostica è che l’ignoranza, intesa come mancanza di conoscenza, sia un vero e proprio peccato, una condizione da cui l’uomo deve assolutamente riscattarsi, fino al ritorno ad un innato stato di divinità, mediante lo studio e la conoscenza in senso lato, con il costante ragionamento tanto sulle esperienze filosofiche e spirituali, quanto su quelle fisiche e scientifiche. La vita terrena stessa è intesa come una sorta di aula di studio, le cui esperienze sono una fonte inestimabile di conoscenza ed illuminazione.
Satana, per la corrente gnostica, è un’entità reale ed esistente, che ha dato all’uomo la possibilità di riscattarsi dalla condizione di ignoranza in cui un “cartello” di altre divinità ha tutta la massima convenienza a tenerlo. L’uomo è visto come una creatura dotata di un potenziale mostruoso, tale da fare paura ed invidia agli stessi dei, e che se ben diretto può realmente riportare la persona al suo stato originario di divinità.
Martin, come percorso dottrinale relativo alla sua visione, si basò sull'elaborazione dei "cinque paradossi": cinque dogmi, espressi come tali, ma il cui scopo è esattamente l'opposto. In quanto limiti concettuali, devono essere analizzati e compresi, per essere superati, secondo la logica che vuole come necessario sperimentare un limite per capirlo ed affrontarlo. I dogmi di Martin, quindi, spingono proprio al loro superamento.
Parente stretto del satanismo, pur non essendone una corrente, è il cosiddetto “Luciferismo”.
Nasce grosso modo a metà degli anni sessanta, da tutta una serie di realtà autonome, abbastanza svincolate da loro e con caratteristiche anche discordanti, di cui la più famosa è la Process Church of the Final Judgment; una chiesa fondata dall’inglese Robert De Grimston, oggi scomparsa a favore di altre associazioni.
De Grimston, nato a Shanghai nel 1935, fondò una specie di gruppo religioso, che nulla era se non un nucleo distaccatosi da Scientology; nucleo condannato da Ron Hubbard come “pericoloso”, che fiorì tra gli anni sessanta e settanta, e che nel 1966 andò incontro ad una crisi interna abbastanza pesante. L’idea di base era che Dio fosse formato da quattro parti: Jehovah, Cristo, Satana e Lucifero, da adorare in successione per raggiungere l’illuminazione.
Ad oggi non è neanche ancora molto ben chiaro, ed è ancora in fase di discussione, se questa chiesa sia da considerarsi effettivamente come appartenente al ramo del satanismo, o se invece non sia stato solo l’ennesimo tentativo di fondare una setta a parte, prendendo esempio dall’idea di Scientology, messo in atto dai soliti “profeti” del momento.
Sotto certi aspetti, comunque, non si può negare che questa sia stata una particolare forma di Luciferismo, anche se parecchio superficiale e riadattata al volere dei suoi ideatori.
Forma di Luciferismo che però si discostava parecchio da quello canonico, che altro non è se non una forma di Gnosticismo classico attualizzato ed adattato ai tempi moderni, riprendendo né più e né meno che i principi di base della dottrina gnostica già in voga nei primi tre secoli del cristianesimo.
Per i luciferiani, infatti, Lucifero viene venerato come principio supremo del bene e spesso identificato come Sophia, l’Eone della Conoscenza.
Inoltre viene messo in opposizione al Demiurgo, il dio malvagio che ha voluto negare agli uomini la conoscenza, relegandoli nella prigione del mondo materiale.
Da notare che la figura di Satana non è neanche considerata: alcuni addirittura la equiparano a quella del Demiurgo. Per i luciferiani, che non si definiscono neppure satanisti, è necessario raggiungere la salvezza finale tramite lo studio e la conoscenza, mentre i dogmi e la cieca fede sono solo un ostacolo; per questo motivo spesso i luciferiani si ritengono agnostici.
Ultima corrente, molto meno diffusa delle altre, ed anch’essa di origine tutt’altro che chiara, è quella del cosiddetto “Satanismo filosofico (o manicheo)”.
Questa corrente descrive come Satana e Dio siano due forze necessarie l’una all’altra al fine del raggiungimento di una condizione di equilibrio, complementari ed indivisibili: questo eterno fronteggiarsi delle due entità crea una condizione di instabilità, da cui deriva il disordine del mondo materiale. L’idea di fondo è che Satana voglia per gli uomini il libero arbitrio, mentre il Dio biblico la totale sottomissione ad una forma di protezione esterna ed assoluta, che però nega ogni forma di libertà. Questo porterebbe gli uomini a dover fare una scelta: se vivere all’insegna del fideismo, in modo da delegare ogni atto della loro vita ad un agente esterno, protettivo ma assolutista, oppure se vivere in modo realmente libero da influenze esterne, ma logicamente privo di “protezioni”, e quindi a doversi assumere le responsabilità delle proprie azioni.
Tutte queste correnti sono relativamente giovani, anche se ancora si disquisisce sui relativi periodi di nascita: è comunque da rilevare il fatto che la loro massima espansione si sia avuta durante Il periodo della “controcultura”.
Questo periodo, identificato con quello degli anni sessanta e settanta, fu l’epoca d’oro delle associazioni e logge di ogni tipo, dai primi prototipi del new age al satanismo nelle sue forme più stravaganti: tantissimi giovani, in pieno fermento politico e sociale, diventarono contestatori del “sistema”, dando vita a movimenti e correnti culturali ad oggi diventate leggendarie.
Ciò che accadde in quegli anni è storia.
Nel periodo successivo, il tramonto della controcultura ha mano a mano ridotto, per vari motivi, il prima ben più elevato numero di seguaci delle varie Chiese sataniche. Tanti “profeti” si rivelarono dei truffatori, altri non avevano in fin dei conti nulla da dire, tante “chiese” andarono in crisi per l’incapacità di adattarsi ad un mondo che stava di nuovo cambiando.
Questo periodo, ormai finito, lasciò comunque una vasta eredità di pensieri, filosofie di vita, valori e modi di ragionare diversi ed alternativi, poi confluiti nelle varie correnti, pur se in modo più riservato e molto meno esasperato, mantenendo vivo l’interesse per il satanismo.
Solo le chiese più solide sopravvissero: quella di Lavey, quella di Aquino, e tutta un’altra serie di gruppi minori, in America ed in Europa.
Negli Stati Uniti, in Canada e in Europa, durante gli anni ottanta, una strana serie di episodi criminali, con presunti o almeno sospetti ritrovamenti di sacrifici umani, assieme ad una serie di relazioni da parte di vari psichiatri, mise in allarme le varie autorità statali: ne partì una lunga serie di indagini, che non venne a capo di nulla ma che gettò un’ombra di allarme sociale e di discredito sulle varie chiese. Allo stesso modo molte delle relazioni redatte da molti psichiatri, in cui si parlava di rituali satanici ed abusi su minori, parvero essere parecchio storpiate dalla “moda” del momento, e finalizzate più a far acquisire notorietà ai loro ideatori, sfruttando l’ondata di interesse emotivo del momento: quindi relazioni puramente pubblicitarie e di scarso valore medico, quando non dei plagi.
David G. Bromley, docente di sociologia alla Virginia Commonwealth University, nei suoi studi ha infatti evidenziato la totale assenza di alcuna prova del coinvolgimento, a qualunque titolo, tanto della Chiesa di Satana quanto del Tempio di Set in questi spiacevoli (e comunque presunti) fatti, che sono stati sempre spiegati in tutt’altro modo, palesandone la totale estraneità degli “imputati”.
Il più grosso risultato di tutta questa “pubblicità” è stato quello di ridurre pesantemente le adesioni alle varie chiese, e di ridare al satanismo un’aura di illegalità e malvagità: esattamente come potrebbe oggi essere con l’uso di articoli di cronaca nera, ritrovamenti di strani resti in chiese e cimiteri, blog e gruppi su social network che chiedono la messa al bando del satanismo.
Purtroppo anche alcuni gruppi di pseudosatanisti, realmente di delinquenti o più semplicemente di gente disinformata, infantile e troppo incline a mescolare idee balzane e fantasie senza capo ne coda, ha contribuito a far odiare e a ridicolizzare una dottrina nuova ed interessante: c’è davvero da chiedersi se la cosa non sia in realtà stata pilotata, dalle immaginabili correnti di mano destra, proprio per cercare di demolire un avversario scomodo, forte e da sempre affascinante.
Kurtz