Alchimia: il Mercurio
Feb 10, 2015 18:20:12 GMT
Post by A. Rossi on Feb 10, 2015 18:20:12 GMT
IL MERCURIO
by Alex Rossi
Il Mercurio, sia in ambito metallurgico, che divino, che astronomico, è un elemento e una figura che ha infiniti significati, importantissimi per molte tradizioni, le quali le hanno sempre attribuito ruoli centrali. In ambito alchemico, il Mercurio ricopre molti ruoli altrettanto centrali ed importanti.
Il Mercurio, o Mercurio dei filosofi(Argento dei saggi) è presente in ambito alchemico con molti significati, che spesso ne confondono la reale natura. Descrivere dettagliatamente tutte le funzioni e i significati del Mercurio, richiederebbe 100 biblioteche piene di libri, pertanto mi limiterò a descriverne le caratteristiche basilari dell'Alchimia Occidentale(l'Alchimia è presente, in forme molto diverse e alternative, anche nella cultura Indiana, cinese, egizia, islamica, ellenica, ecc...). Il Mercurio infatti è un metallo volgare, ma è anche una divinità, un principio attivo umido e femminile, che agisce insieme all'altro principio attivo, lo Zolfo(maschile). In generale è uno dei 3 Principi indispensabili al completamente della Grande Opera: Mercurio, Zolfo, Sale.
Di base però, c'è una forte distinzione tra il "Mercurio volgare"(il metallo vero e proprio) e il "Mercurio dei filosofi/saggi"(Un'elemento di natura spirituale, che nulla ha a che fare col Mercurio Volgare). Fulcanelli, per spiegarne le differenze scrive: "Il mercurio comune è il risultato della Natura e Dio ha impedito all’uomo di penetrarne il mistero, mentre il Mercurio dei saggi è prodotto da un artista che, seguendo le leggi naturali, sa ciò che vuole ottenere".
Nell'alchimia occidentale è opposto allo Zolfo dei filosofi, la cui unione è uno dei passi basilari della Grande Opera, ed è un processo atto alla creazione di altri metalli. Il Mercurio dei filosofi attinge simbologie anche dalla "divinità mercurio", pertanto si presenta come un principio di collegamento, di scambio, di movimento e di adattamento. E' anche un principio di fissaggio e di purificazione, azione che svolge per esempio nei confronti dell'Oro. Il Mercurio è anche noto per la sua natura estremamente contraddittoria, raccontata per mezzo di metafore da questo versetto: "Sono padre prima di essere figlio, ho generato mia madre…da me nasce un uccello meraviglioso e dalle sue ossa, che sono le mie, si fa un piccolo nido dove, volando senza ali, si rivivifica morendo”(Venceslao Lavinio di Moravia - Trattato del fuoco terrestre).
Attributo del Mercurio, è anche il Caduceo. Un simbolo antico quanto pregno di significati. Due serpenti che si intrecciano arrampicandosi su un bastone. In ambito alchemico simboleggiano una natura duplice, formata da contrari ed opposti come ad esempio luce-ombra, femminile-maschile. Simboleggia anche la sintesi tra zolfo e Mercurio.
by Alex Rossi
Il Mercurio, sia in ambito metallurgico, che divino, che astronomico, è un elemento e una figura che ha infiniti significati, importantissimi per molte tradizioni, le quali le hanno sempre attribuito ruoli centrali. In ambito alchemico, il Mercurio ricopre molti ruoli altrettanto centrali ed importanti.
Il Mercurio, o Mercurio dei filosofi(Argento dei saggi) è presente in ambito alchemico con molti significati, che spesso ne confondono la reale natura. Descrivere dettagliatamente tutte le funzioni e i significati del Mercurio, richiederebbe 100 biblioteche piene di libri, pertanto mi limiterò a descriverne le caratteristiche basilari dell'Alchimia Occidentale(l'Alchimia è presente, in forme molto diverse e alternative, anche nella cultura Indiana, cinese, egizia, islamica, ellenica, ecc...). Il Mercurio infatti è un metallo volgare, ma è anche una divinità, un principio attivo umido e femminile, che agisce insieme all'altro principio attivo, lo Zolfo(maschile). In generale è uno dei 3 Principi indispensabili al completamente della Grande Opera: Mercurio, Zolfo, Sale.
Di base però, c'è una forte distinzione tra il "Mercurio volgare"(il metallo vero e proprio) e il "Mercurio dei filosofi/saggi"(Un'elemento di natura spirituale, che nulla ha a che fare col Mercurio Volgare). Fulcanelli, per spiegarne le differenze scrive: "Il mercurio comune è il risultato della Natura e Dio ha impedito all’uomo di penetrarne il mistero, mentre il Mercurio dei saggi è prodotto da un artista che, seguendo le leggi naturali, sa ciò che vuole ottenere".
Nell'alchimia occidentale è opposto allo Zolfo dei filosofi, la cui unione è uno dei passi basilari della Grande Opera, ed è un processo atto alla creazione di altri metalli. Il Mercurio dei filosofi attinge simbologie anche dalla "divinità mercurio", pertanto si presenta come un principio di collegamento, di scambio, di movimento e di adattamento. E' anche un principio di fissaggio e di purificazione, azione che svolge per esempio nei confronti dell'Oro. Il Mercurio è anche noto per la sua natura estremamente contraddittoria, raccontata per mezzo di metafore da questo versetto: "Sono padre prima di essere figlio, ho generato mia madre…da me nasce un uccello meraviglioso e dalle sue ossa, che sono le mie, si fa un piccolo nido dove, volando senza ali, si rivivifica morendo”(Venceslao Lavinio di Moravia - Trattato del fuoco terrestre).
Attributo del Mercurio, è anche il Caduceo. Un simbolo antico quanto pregno di significati. Due serpenti che si intrecciano arrampicandosi su un bastone. In ambito alchemico simboleggiano una natura duplice, formata da contrari ed opposti come ad esempio luce-ombra, femminile-maschile. Simboleggia anche la sintesi tra zolfo e Mercurio.