La "prova del nove" di un Satanista.
Sept 20, 2014 11:41:54 GMT
Post by A. Rossi on Sept 20, 2014 11:41:54 GMT
La "prova del nove" di un Satanista.
by Sole Surya & Alex Red
La vita ci pone di fronte a delle prove che troppo spesso crediamo di essere pronti a superare. Spesso....avverbio non proprio esatto, sarebbe meglio dire A VOLTE siamo pronti a superarle.
Ora mi immagino già la vostra espressione saccente in questo momento e non posso darvi torto. Ma ci sono prove e prove. Una prova può essere quella di zittire una persona che parla di Satana come entità malvagia, prova non troppo difficile se si è bene informati e se si è maturi quel tanto da intraprendere un confronto serio.
Ma la vita è bastarda e crudele. Sei lì tranquillo e d'improvviso la tragedia arriva come una bomba, ti ritrovi all' improvviso a dover essere uno spettatore inerme dei fatti, non puoi fare nulla se non... Se tuo figlio, marito, moglie o madre ti stà morendo tra le braccia ti sfido a non invocare un Dio, un qualsiasi Dio affinché intervenga a salvarle la vita. Proviamo per un momento ad immaginare di essere veramente là, senti il peso del corpo che cerchi di sollevare un po', ami pazzamente quella persona perché è parte di te, lo è sempre stato e no, porco mondo no, ora non può morire così, ora non puoi perderla in pochi minuti, ora inizi a pregare quel Dio, qualunque esso sia, "se esisti" gli dici " se esisti ti prego salvala!"...
La prova del nove. Una di quelle mazzate che ti tolgono la voglia di parlare, uscire, sentire la gente parlare. Umano giusto? Certamente.
Ma i satanisti, ci chiamiamo così, non sono coloro convinti di avere un potenziale divino? Non siamo noi a ricercare, provare sulla nostra pelle con tante prove e fatiche? Non siamo noi che esploriamo la bassezza del nostro essere per calpestarla e mutarla a nostro vantaggio? Oppure nel momento del bisogno, imprevisto, tragico, che ci lascia il vuoto dentro, scordiamo tutto questo ed invece di mettere in pratica le belle parole, e servirci dei piccoli risultati ottenuti, scivoliamo sulla prova più importante? Il Satanista, se tale, ha un rapporto con le divinità che non si basa ne sulla preghiera, ne sull'adorazione, ne sulla riverenza. Loro sono una guida, sono un'ispirazione. Infatti va contro ogni principio di autodeterminazione delegare se stesso ad una qualsiasi entità. Nel momento in cui iniziamo a pregare, accettiamo inconsiamente l'idea(alla qualche la società tenta di abituarci fin da piccoli) che noi siamo soltanto degli esseri impotenti, privi di identità, e con poche possibilità di avere in mano il proprio destino.
Noi non preghiamo Satana, gli Dei o Demoni. Li seguiamo e li rispettiamo, sono una fonte di ispirazione. Usiamo la loro potenza per moltiplicare la nostra.
by Sole Surya & Alex Red
La vita ci pone di fronte a delle prove che troppo spesso crediamo di essere pronti a superare. Spesso....avverbio non proprio esatto, sarebbe meglio dire A VOLTE siamo pronti a superarle.
Ora mi immagino già la vostra espressione saccente in questo momento e non posso darvi torto. Ma ci sono prove e prove. Una prova può essere quella di zittire una persona che parla di Satana come entità malvagia, prova non troppo difficile se si è bene informati e se si è maturi quel tanto da intraprendere un confronto serio.
Ma la vita è bastarda e crudele. Sei lì tranquillo e d'improvviso la tragedia arriva come una bomba, ti ritrovi all' improvviso a dover essere uno spettatore inerme dei fatti, non puoi fare nulla se non... Se tuo figlio, marito, moglie o madre ti stà morendo tra le braccia ti sfido a non invocare un Dio, un qualsiasi Dio affinché intervenga a salvarle la vita. Proviamo per un momento ad immaginare di essere veramente là, senti il peso del corpo che cerchi di sollevare un po', ami pazzamente quella persona perché è parte di te, lo è sempre stato e no, porco mondo no, ora non può morire così, ora non puoi perderla in pochi minuti, ora inizi a pregare quel Dio, qualunque esso sia, "se esisti" gli dici " se esisti ti prego salvala!"...
La prova del nove. Una di quelle mazzate che ti tolgono la voglia di parlare, uscire, sentire la gente parlare. Umano giusto? Certamente.
Ma i satanisti, ci chiamiamo così, non sono coloro convinti di avere un potenziale divino? Non siamo noi a ricercare, provare sulla nostra pelle con tante prove e fatiche? Non siamo noi che esploriamo la bassezza del nostro essere per calpestarla e mutarla a nostro vantaggio? Oppure nel momento del bisogno, imprevisto, tragico, che ci lascia il vuoto dentro, scordiamo tutto questo ed invece di mettere in pratica le belle parole, e servirci dei piccoli risultati ottenuti, scivoliamo sulla prova più importante? Il Satanista, se tale, ha un rapporto con le divinità che non si basa ne sulla preghiera, ne sull'adorazione, ne sulla riverenza. Loro sono una guida, sono un'ispirazione. Infatti va contro ogni principio di autodeterminazione delegare se stesso ad una qualsiasi entità. Nel momento in cui iniziamo a pregare, accettiamo inconsiamente l'idea(alla qualche la società tenta di abituarci fin da piccoli) che noi siamo soltanto degli esseri impotenti, privi di identità, e con poche possibilità di avere in mano il proprio destino.
Noi non preghiamo Satana, gli Dei o Demoni. Li seguiamo e li rispettiamo, sono una fonte di ispirazione. Usiamo la loro potenza per moltiplicare la nostra.